Unrae: per l’auto è scacco matto (-26,7%)

Nel mese di marzo, secondo quanto comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate appena 138.137 vetture, un calo del 26,7% rispetto alle 188.495 dello scorso anno. Il 1° trimestre archivia così solo 406.907 immatricolazioni e una flessione del 21,0% rispetto allo stesso periodo del 2011. “L’effetto della crisi congiunturale, l’aumento continuo del prezzo dei carburanti, la forte crescita delle assicurazioni RC Auto, l’assenza di credito alle imprese, unito alle mancate consegne per lo sciopero delle bisarche è stato un mix letale che ha inciso pesantemente sul mercato dell’auto”, ha commentato Jacques Bousquet, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia. “Così – ha aggiunto – il periodo più importante dell’anno in termini di stagionalità favorevole (con un peso del 30% sul totale dell’anno) se ne è andato, lasciandoci con la conferma di una tendenza (non una previsione) da 1.370.000 vetture a fine 2012 e già con 107.852 vendite in meno rispetto all’anno scorso. Sarà molto difficile riuscire a recuperare nei prossimi mesi senza interventi strutturali di sostegno all’auto”.

 “Con un mercato che crolla del 21% – ha concluso il Presidente – anche l’auto pagherà un tributo in termini di posti di lavoro, perché verrà a mancare in molte Concessionarie la massa critica di sostentamento per vendita e assistenza”. UNRAE conferma la stima che saranno circa 350 quest’anno i Concessionari che chiuderanno, con una perdita complessiva di circa 10.000 addetti.

L’analisi delle vendite per canale mostra che il peso delle famiglie scende nei primi 3 mesi al 64,6% del totale, perdendo 4 punti di quota rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un volume di immatricolazioni (264.406 unità; -25,6%) che proietta un mercato “famiglie” tale da riportarci indietro al 1965. Il mix di vendita per canali si è così spostato verso le vendite ad uso noleggio, per le esigenze di rinnovo stagionale del parco (17,8% di quota nel 1° trimestre) e verso le società, che hanno evidenziato una quota del 17,6% in gennaio-marzo.

Sul fronte delle alimentazioni resta sostanzialmente stabile il peso del diesel, mentre il calo della benzina (-4,0 punti percentuali) si riversa su GPL (+2,3 p.p.) e metano (+1,3 p.p.).7

  

Da un primo scambio di informazioni tra UNRAE e ANFIA, la raccolta ordini in marzo si è attestata a circa 154.000 contratti, in flessione di oltre il 17% rispetto ad un anno fa. Pertanto, la conseguente crescita del portafoglio è ragionevolmente da imputare alle mancate consegne legate allo sciopero delle bisarche. In linea, infine, anche la flessione del 1° trimestre, con circa 430.000 contratti.

Relativamente al mercato dell’usato, in marzo i passaggi di proprietà, comprensivi delle minivolture, hanno evidenziato una flessione dell’8,2% e sul trimestre del 9,9%, con un calo di 119.356 unità.

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