Italia e Francia affondano il mercato europeo dell’auto (gennaio -6,6%)

“I dati del mercato europeo dell’automobile in gennaio indicano con chiarezza che sono Italia (-16,9%) e Francia (-20,7%) a drenare in basso i risultati dell’Europa (-6,6% verso gennaio 2011). Mentre la Francia deve confrontarsi con un periodo fortemente influenzato dalla coda degli incentivi, l’Italia non ha altre giustificazioni che l’assenza totale di azioni a sostegno dell’auto”. Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, commenta così la diffusione dei dati del mercato continentale da parte dell’ACEA, che per l’Europa dei 27 più i 3 Paesi dell’EFTA consuntiva 1.003.313 unità vendute ed una flessione del 6,6%. “Abbiamo, pertanto, il dovere di riaffermare l’improrogabile urgenza che il Governo – aggiunge Valente – intraprenda le azioni necessarie a restituire al mercato italiano dell’auto il ruolo che gli compete nel quadro economico del nostro Paese. In linea con l’auspicato rilancio dell’economia nazionale perseguito dal Governo Monti, chiediamo, quindi, gli opportuni interventi strutturali di rinnovo del parco e di supporto alle capacità di acquisto e gestione da parte delle famiglie. Le nostre proposte, a costo nullo per le casse dello Stato, sono pronte per essere discusse con gli Enti competenti”.

“Infine – conclude il Direttore Generale dell’UNRAE – desidero ricordare che le normative fiscali che regolano il mercato delle flotte e del noleggio in Italia sono molto lontane dai valori medi europei e ciò è in forte contrasto con quanto proprio in questo periodo si sottolinea a proposito della necessaria armonizzazione normativa in Europa, affinché tutti possano competere godendo delle stesse regole”.

Germania – Raggiunta la stabilizzazione del mercato (-0,4%)

Il mercato tedesco di gennaio ha fatto registrare 210.195 immatricolazioni, lo 0,4% in meno rispetto al gennaio dello scorso anno, a conferma di una raggiunta stabilità dopo gli alti e bassi che hanno caratterizzato gli ultimi due anni, prima con la spinta degli incentivi, poi con il confronto non omogeneo proprio a causa delle elevatissime vendite del periodo incentivato. Continua, intanto, la crescita della domanda di motorizzazioni diesel, con una quota del 51% e un incremento del 6,5%. Sul fronte industriale, ottimo l’andamento della produzione (+12%) e buono quello dell’export (+4%). La Global Insight prevede, dopo il 3% fatto registrare nel 2011, una sostanziosa contrazione del Pil, che scenderà quest’anno allo 0,2%, accompagnato da una flessione del mercato dell’auto intorno al 2%, a 3.100.000 unità.

Francia – Pesa il confronto con il periodo degli incentivi (-20,7%)

La domanda di nuove auto in Francia ha subito una forte contrazione, manifestatasi con 147.057 immatricolazioni e un calo del 20,7% nel confronto con il gennaio dello scorso anno, caratterizzato dall’elevato numero di consegne di vetture ordinate nella parte finale del 2010, beneficiando del contributo alla rottamazione. Gli analisti prevedono che per tutti i tre mesi iniziali di quest’anno si verificheranno confronti fortemente negativi e indicano un calo del 17% per il primo trimestre. L’analisi per canali denuncia una forte flessione delle vendite alle famiglie (-31%). Quanto alla tipologia delle vetture, in calo le berline (dal 61 al 59% di quota) e in crescita i fuoristrada (dall’11% al 15%). Per l’intero 2012 alcuni Costruttori stimano un mercato in recessione dell’8%, con un ritorno a livelli di circa 2.000.000 di unità vendute. Più pessimista la Global Insight, che indica 1.920.000 immatricolazioni e una contrazione del 13%.

Gran Bretagna – Domanda stabile, ma a livelli molto bassi (+0,0%)

Le 128.853 consegne registrate nel mese di gennaio in Gran Bretagna vengono lette dalla SMMT, l’Associazione dei Costruttori britannici, come un segnale di stabilizzazione in un momento di incertezza economica, con il Pil in contrazione dello 0,2% nel 4° trimestre 2011. Sono in lieve ripresa la domanda dei privati (+2,7%, con il 41,1% di quota) e quella delle flotte (+0,3% e 54,7% di quota), pesante – invece – la flessione delle vendite a società (-22,8%). Prosegue la crescita del diesel, arrivato al 53,7% di quota (contro il 50,5% di un anno fa), mentre le alimentazioni a basso impatto ambientale sono cresciute del 17,7%, ma sempre con quote molto contenute (1,6%). Nel richiedere al Governo un intervento di sostegno, la SMMT indica per l’intero 2012 1.920.000 immatricolazioni, in calo dell’1,1%, in un mercato sostanzialmente debole, ma che godrà del lancio di molti nuovi prodotti.

Spagna – Crescita solo apparente, con vendite molto ridotte (+2,5%)

In gennaio sono state immatricolate in Spagna 54.961 automobili, con un incremento del 2,5% rispetto ad un gennaio 2011 fortemente negativo, che registrò un calo del 23,4%. In sostanza, dunque, la crescita apparente di quest’anno riflette solo il confronto con il primo mese del 2011 molto debole. Il livello del gennaio 2012 riporta il calendario al lontano 1995 e la raccolta ordini, in flessione del 40%, fa prevedere un febbraio molto lontano da un qualsiasi segnale di ripresa. La crisi non accenna, dunque, ad esaurirsi e il segnale più evidente viene dalla 19a flessione consecutiva delle vendite ai privati, con una quota di mercato del 48%, ben lontana dal 60% del periodo pre-crisi. Forte è la crescita del noleggio, con un incremento del 58,1% e 9.718 consegne. Le Associazioni di categoria prevedono per il 2012 un ulteriore calo del 2%, con un saldo non superiore alle 800.000 unità. Anche in Spagna si chiede al Governo di mettere in atto iniziative di sostegno alle vendite, con incentivi alla rottamazione di vetture con oltre 10 anni di età.

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