JK Tyre inaugura il sesto stabilimento indiano

Il 6 febbraio l’indiana JK Tyre ha annunciato, in una conferenza stampa, che lo stabilimento di Chennai ha avviato la produzione. “Ci siamo posizionati in modo da avere una buona competitività”, ha dichiarato Raghupathi Singhania, vice presidente e direttore di JK Tyres. La fabbrica, che è costata 9,7 miliardi di rupie e che è la sesta in India, ha una capacità produttiva di 2,5 milioni di gomme radiali per vettura e 400.000 per autocarro e autobus all’anno, innalzando l’output complessivo del gruppo a 7,5 milioni di pneumatici auto e 1,4 milioni bus e truck.

Un ruolo importante gioca nei risultati di JK Tyre il primo equipaggiamento che la vede fornitrice di case automobilistiche come Daimler Benz, Hyundai e Ford. Singhania ha spiegato che la produzione del nuovo stabilimento sarà destinata ai paesi cosiddetti SAARC (South Asian Association for Regional Cooperation), un mercato d’esportazione che potenzialmente include Sri Lanka, Bhutan, Maldive, Nepal, Pakistan, Bangladesh e Afghanistan.

Per garantire la produzione JK Tyre sta inoltre valutando di assicurarsi una parte della necessità di materia prima: “Stiamo pensando di acquistare delle piantagioni di gomma naturale, in paesi come la Tailandia, la Malesia, la Cambogia o altri produttori di caucciù.

Un ultimo argomento trattato in conferenza stampa è stato la preoccupazione per i molti prodotti economici che vengono importati in India. Singhania ha espresso chiaramente l’auspicio di un intervento delle autorità locali: “Il governo dovrebbe aumentare i dazi anti-dumping sulle gomme cinesi e tailandesi, che da sole contano per il 40% del mercato aftermaket vettura in India. Noi vogliamo una campo di gioco paritario che fissi una formula adeguata di prezzo per le gomme importate e speriamo che il governo ci pensi seriamente”.  

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