Le due ruote a motore perdono il 17% nel 2011

Ancora trend negativo per le immatricolazioni (veicoli maggiori di 50 cc) a dicembre, con 5.657 veicoli venduti, pari al -16,8% rispetto allo stesso mese del 2010. Questo periodo pesa solo il 2,2% del totale annuo. Gli scooter realizzano 4.000 unità e un -18,8%. Le moto con 1.657 pezzi contengono il calo con un -11,6%. Il segmento dei “cinquantini” presenta una situazione analoga con 2.450 consegne pari al -13%. “Deludente la chiusura del 2011 con un totale di 66.800 veicoli in meno e un -17% rispetto all’anno precedente, nonostante nel 2010 ci fosse stata una flessione ancora più significativa del -22%. Tale andamento è il risultato da un lato della mancanza di campagne di incentivi che avevano sostenuto il mercato soprattutto nel 2009, e in parte in alcuni mesi del 2010, dall’altro di una situazione economica critica che ha penalizzato in particolare i mezzi di trasporto. Il clima di incertezza e la sfiducia diffusa tra i cittadini ha generato una contrazione dei consumi e un rinvio degli acquisti”, afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori). “Tuttavia nel nostro settore vi sono due fattori che hanno provocato in misura maggiore la crisi del mercato: la stretta del credito al consumo che ha accentuato la diminuzione della domanda e la crescita dei costi di gestione dei veicoli, a cominciare dalle tariffe proibitive delle assicurazioni, per continuare con lo stillicidio delle accise sui carburanti e con l’aumento dell’IVA. E’ tempo di intervenire per modificare e possibilmente invertire la tendenza, attraverso azioni in favore soprattutto della clientela più giovane che oggi ha difficoltà per riuscire ad acquistare. Un dato positivo resta il mercato dell’usato con un +1,6% e volumi che sono più che doppi rispetto al nuovo. Indice di un continuo interesse per le 2 ruote, nonostante una disponibilità di reddito limitata. Le aziende del settore faranno la loro parte per offrire ai potenziali clienti veicoli sempre più sicuri e compatibili con l’ambiente, ma è indispensabile che anche le istituzioni creino le condizioni necessarie per la ripresa.”

Nel 2011 sono stati immatricolati 254.993 2 ruote a motore con un decremento del -17%. Il comparto dello scooter con 172.030 unità registra un -18,8%; meno sensibile la discesa delle moto con 82.963 pezzi pari al -11,4%.

L’analisi per cilindrata conferma la centralità degli scooter tra 300-500cc che con 62.284 veicoli e un -22,3% rappresentano il segmento più importante. Contrazione più contenuta della media per i 125cc, con 56.554 immatricolazioni (-13,9%), seguono i 150-200cc con 36.829 pezzi (-22%) e i 250cc con 14.237 veicoli (-24,6%). Dato positivo per i maxiscooter oltre 500cc, con 2.126 vendite e un +33,8%.

Per le moto sono in evidenza quelle superiori ai 1000cc: 24.876 unità pari ad un +1,3%. Al secondo posto in termini di volumi le moto tra 800 e 1000cc con 21.293 pezzi, e un -7,6% rispetto ai volumi del 2010. Più pesante il calo per le medie cilindrate: le 650-750cc con 15.780 moto (-23,2%), le 600cc con solo 6.515 vendite (-34,5%) e le 125cc con 6.628 (-13,3%). In crescita le moto da 300-500cc con 5.189 pezzi e un +9,1%.

L’andamento dei segmenti, in ordine di importanza, conferma la perdita di volumi per le naked con 26.517 vendite pari a -17,3%, seguono le enduro stradali con 23.131 pezzi (-3,3), le custom con 9.645 unità (-3,6%), le sportive con 7.963 unità (-27,9%), in discesa le supermotard con 6.824 (-18,5%). Le moto da turismo sono in controtendenza con 7.183 immatricolazioni e un +7,6%, dato che testimonia un balzo in avanti del segmento che ha superato le supermotard nel 2011.

Il comparto dei 50cc si ferma a 71.227 pezzi pari al -17,1%.

Complessivamente nel 2011 il totale delle 2 ruote a motore (immatricolazioni + 50cc) arriva a 326.220 veicoli, pari al -17% rispetto all’anno precedente.

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