Quando l’ordinanza diventa arte
Per scrivere favole ci vuole fantasia, per redigere ordinanze ci vorrebbe competenza. Se il proliferare di moltissime ordinanze, prive di coordinamento fra territori limitrofi ed omogenei, è già di per sé un problema per i cittadini che non riescono a tenerne traccia, ancor più grave è quando i testi di legge diventano fantasiosi, contrari al comune buon senso o addirittura non conformi al codice della strada.
Per quanto riguarda l’ormai ingestibile mappatura rimandiamo alle tabelle di sintesi aggiornate il 10 dicembre dalla Polizia di Stato e segnaliamo il lavoro di aggiornamento continuo che sta realizzando Assogomma per raccogliere e dare informazione su tutti i provvedimenti emanati nel territorio nazionale: www.pneumaticisottocontrollo.it.
Per quanto riguarda invece i testi di alcune ordinanze siamo aormai alla barzelletta. Citiamo tra gli aneddoti località dove vige l’obbligo delle catene a bordo anche per chi ha montato i pneumatici invernali, territori dove la norma scatta solo sui cavalcavia, cartelli stradali che citano articoli del Codice che nulla hanno a che vedere oppure un piccolo comune che prescrive pneumatici da neve o “equipollenti”, definiti artisticamente “pneumatici termici antineve, in mescola al silicio, riportanti la marcatura M+S”.
E’ vero che il tema è diventato ormai argomento anche per i non addetti ai lavori, ma per redigere un’ordinanza sarebbe necessario avere, in primo luogo, conoscenza e competenza del codice della strada e, in secondo luogo, consapevolezza del prodotto, del mercato e delle relative problematiche. Se così non è, sarebbe forse meglio consultarsi con gli enti e le associazioni preposte, per evitare situazioni paradossali se non dannose.
Quest’anno ormai è andata così, ma ci auguriamo che il prossimo anno le ordinanze vengano fatte in maniera coerente, omogenea e con un certo anticipo per poter informare in maniera adeguata i cittadini.
pubblicato il 13 / 12 / 2011