Habemus eco-contributo

Finalmente è arrivata dal Ministero dell’Ambiente la fumata bianca e può quindi iniziare anche in Italia la gestione dei pneumatici fuori uso. Bisogna però fare attenzione, perché i contributi ambientali comunicati oggi da Roma non riguardano tutti i pneumatici, ma solo quelli dei marchi delle sei aziende socie di Ecopneus: Bridgestone, Continental, Goodyear Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli.

A partire da ieri, 7 settembre, i gommisti, quando vendono pneumatici di uno dei marchi delle aziende citate, devono pertanto indicare in modo chiaro e trasparente, in fattura o sullo scontrino fiscale, il contributo ambientale che copre i costi di gestione e recupero dei pneumatici fuori uso. L’importo del contributo varia naturalmente al variare delle dimensioni e tipologie del pneumatico: da 1,5 euro per le moto e 3 euro per le auto fino a 326 euro per le gomme per macchine industriali.

Di seguito in dettaglio la tabella con gli importi (IVA esclusa) da indicare nei documenti fiscali per i prodotti delle aziende associate a Ecopneus:

 

Fonte: Ecopneus

E per tutti gli altri marchi? Bisogna aspettare ancora un po’.

In particolare per i marchi di tutte le aziende produttrici o importatrici di pneumatici, che nei mesi scorsi si sono rivolte ad Ecopneus, si tratta di una formalità e l’importo dell’eco-contributo rimarrà invariato. Secondo quanto prescrive il decreto, infatti, queste aziende dovranno essere integrate nel consorzio stesso, con una procedura che richiederà al massimo qualche settimana. Dopo di che anche per i loro marchi diventerà valido lo stesso contributo ambientale indicato nella tabella sopra pubblicata ed Ecopneus si preoccuperà di gestire la quantità di pneumatici (di qualsiasi marca) di loro pertinenza (per il 2011 il 25% dei prodotti immessi sul mercato nel 2010).

Per i marchi delle aziende produttrici o importatrici, che si sono rivolte ad altre strutture associate o che hanno deciso di occuparsi direttamente della gestione dei pneumatici fuori uso, l’importo del contributo potrebbe essere diverso, inferiore o superiore, in base alle stime dei costi di gestione che questi soggetti hanno comunicato al Ministero.

Per il momento gli uffici competenti di Roma non hanno ancora reso note né quali sono, oltre a Ecopneus, le strutture associate autorizzate, né gli importi dei contributi ambientali da indicare in fattura per tutti gli altri marchi di pneumatici distribuiti nel mercato italiano. Contiamo comunque nei prossimi giorni di potervi aggiornare.

Il quadro non è ancora completo, ma il primo passo è stato fatto ed è importante ora che tutti gli operatori coinvolti comincino ad applicare il decreto 82/2011, mettendo finalmente in moto il sistema di gestione dei pneumatici fuori uso.

Ribadiamo quindi che, in tutte le fasi di commercializzazione dei pneumatici di tutti i marchi di Bridgestone, Continental, Goodyear Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli, dovrà essere indicato nelle fatture o negli scontrini fiscali il contributo ambientale.

Ecopneus, che offre ai gommisti di tutta Italia la raccolta gratuita dei PFU, ricorda a coloro che si sono già registrati, di richiedere il ritiro dei PFU, inserendo la richiesta sul sito www.ritiropfu.it. Chi volesse invece registrarsi per richiedere al consorzio il servizio gratuito, può farlo sul sito www.ecopneus.it, nell’area “Iscrizione Operatori”.

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