Il costo delle materie prime spinge verso l’alto il prezzo dei pneumatici

I prezzi dei pneumatici sono ancora in tensione. Il forte incremento del costo delle materie prime sta infatti spingendo verso l’alto i listini. Basti pensare che, da dicembre 2010 a maggio 2011, il prezzo della gomma sintetica, per l’esattezza della SBR (stirene butadiene rubber), è aumentato del 66%, mentre quello del nero di carbonio è aumentato del 36%.

Questi incrementi, calcolati da Federpneus (Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici) sugli indici della Federazione Gomma Plastica di Confindustria, sono strettamente legati al forte sviluppo della motorizzazione in tutto il pianeta. Contrariamente a quanto avviene in Italia ed in Europa, la produzione e la diffusione di autovetture e di veicoli industriali e commerciali è infatti in forte crescita nel resto del mondo in cui lo sviluppo economico ha ripreso vigore. Ciò determina forti tensioni sui prezzi delle materie prime e anche su quelli dei componenti per la produzione di pneumatici.

Questa situazione è in atto da diversi anni, ma, nella prima parte del 2011, si nota una forte accelerazione nella crescita di alcune delle materie prime più importanti per la fabbricazione di gomme per autoveicoli. Il settore dei pneumatici negli ultimi anni ha avuto anche in Europa e in Italia un andamento abbastanza positivo, in quanto la diffusione dei pneumatici invernali ha consentito di compensare l’impatto della crisi economica globale. Questa situazione ha permesso ai produttori e ai distributori di pneumatici di assorbire parte dell’aumento di costi determinato dalle tensioni sul mercato della gomma naturale e sintetica, ma, persistendo una forte lievitazione dei prezzi delle materie prime, un certo aumento dei listini dei pneumatici è stato inevitabile e si prevede che altri aumenti possano verificarsi nel prossimo futuro.

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