Ancma: vessazioni fiscali e crisi deprimono il mercato

Nel mese di luglio sono stati immatricolati 29.591 veicoli a due ruote a motore, pari al -23,2% rispetto al luglio 2010. Più accentuato il calo degli scooter con 20.549 pezzi venduti e -26%, mentre le moto con 9.042 unità si fermano al -15,8%. Le vendite del mese di luglio valgono mediamente il 13% del totale annuo. Simile l’andamento dei 50cc con 10.456 registrazioni, pari a – 26,9% rispetto allo stesso mese del 2010.

“Non si modifica l’impostazione negativa di quest’anno che vede un ridimensionamento del mercato su livelli raggiunti alla fine degli anni ’90. Non è solo l’assenza di incentivi a deprimere le vendite, ma la sostanziale mancanza di reddito disponibile che porta i clienti a rivolgersi al mercato dell’usato. Infatti, i passaggi di proprietà sono in progresso del 4% e i volumi sono pressoché doppi rispetto al mercato del nuovo – dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – Tuttavia, per recuperare il terreno perduto, non bastano gli sforzi dei produttori per sviluppare moto e scooter innovativi sia sotto il profilo della sicurezza che della compatibilità ambientale; occorre fermare la crescente pressione fiscale che incide sui costi di gestione attraverso le accise sui carburanti, gli incrementi dei premi assicurativi, le imposte sulle immatricolazioni e i pedaggi autostradali. Tutti elementi che penalizzano l’utilizzo dei veicoli e che scoraggiano i potenziali clienti. Nonostante questo drenaggio di risorse, ben poco viene restituito in termini di miglioramento delle infrastrutture, disponibilità di parcheggi, servizi dedicati. In queste condizioni il mercato rischia di essere strangolato e il risultato di 60-70 mila veicoli a 2 ruote in meno, su base annua, significa una perdita per l’erario di circa 70 milioni di euro solo di IVA. Auspichiamo che tutto il settore dei trasporti individuali, auto e moto, sia in grado di far sentire la propria voce se si vuole veramente invertire la rotta e contribuire alla ripresa di tutta la filiera produttiva”.

Il consuntivo dei primi 7 mesi dell’anno è pari a 194.094 veicoli immatricolati, con un decremento del – 16,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. Gli scooter presentano volumi di vendita pari a 128.438 pezzi, con una flessione del -19,8%. Le moto si difendono meglio con 65.656 unità e un trend del – 10,6%.

Le cilindrate di riferimento per gli scooter sono tra 300 e 500cc con 48.849 vendite, -21%, ma che rappresentano il 38% del totale scooter. Seguono i 125cc con 41.028 pezzi pari al -14,4%. Più negativi i 150-200cc con 26.086 unità pari a un -23,8% e i 250cc con 10.795 pezzi scontano un -27,5%. Aumentano i maxi scooter oltre 500cc con +35,9%, ma con volumi marginali pari a 1.680 pezzi.

Per le moto restano positive solo le maxi cilindrate oltre 1000cc con 20.250 consegne pari al +3,4%, seguono con volumi rilevanti le 800-1000cc con 17.475 pezzi, in calo -4,2%. In forte sofferenza le cilindrate intermedie: 650-750cc con 12.556 unità registrano un -24,8% e le 600cc con 5.361 moto scendono del -34,2%. Anche le 125cc con 4.563 immatricolazioni perdono volumi pari a -14,3%; si fanno spazio invece le moto da 300 a 500cc con +10,3% pari a 3.542 vendite.La situazione dei diversi segmenti vede ancora in arretramento le naked con 21.987 unità pari a -15,7%; le enduro stradali con 17.542 pezzi in calo contenuto con il -3,1%; stabili le custom pari a 7.590 pezzi e un –0,9%; in crisi le sportive con 6.387 vendite che significa un -27,2%; positive le moto da turismo che con 5.794 veicoli segnano un +9,6% e infine le supermotard scendono fino a 5.135 unità pari a -20,4%.

Da gennaio a luglio i “cinquantini” si fermano a 48.838 registrazioni con un -19,7%, rispetto al 2010.

Il progressivo dei primi 7 mesi del 2011 per le 2 ruote a motore (immatricolazioni + 50cc) registra 242.932 veicoli consegnati, pari al -17,5% rispetto al 2010.

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