Di Grassi confermato collaudatore Pirelli

Pirelli ha confermato Lucas di Grassi come collaudatore per completare il programma 2011 di test per la Formula Uno. Da qui alla fine dell’anno, il 26enne pilota brasiliano sarà al volante della Toyota TF109 scelta dall’azienda italiana per effettuare cinque dei sette test finalizzati allo sviluppo dell’ultima generazione di pneumatici impiegati nella prossima stagione di F1.

Di Grassi, che quest’anno ha già guidato la monoposto a Istanbul, Barcellona e Jerez, per un totale di 6 giornate di test, ha favorevolmente colpito gli ingegneri Pirelli per il passo consistente e il suo feedback tecnico.

Oltre a effettuare i test, il brasiliano sarà presente con Pirelli ad alcuni gran premi in programma quest’anno, a partire da Silverstone, per raccogliere informazioni e trasmettere la sua esperienza nel corso dei briefing tecnici.

Di Grassi ha iniziato a guidare le monoposto di Formula Uno nel 2005, come pilota di riserva Renault, prima di ottenere un ingaggio a tempo pieno nel 2010 con il Virgin Racing Formula One Team. Dal 2007 al 2009 il pilota brasiliano ha inoltre chiuso il Campionato di GP2 piazzandosi nelle prime tre posizioni.

“Una parte significativa dello sviluppo dei nostri pneumatici deriva dal feedback che riceviamo dai nostri collaudatori, quindi si tratta di una scelta cruciale”, ha dichiarato il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery. “Lucas ci ha impressionati non solo per la sua velocità – fondamentale, se vogliamo simulare in modo accurato le condizioni di gara – ma anche per il feedback tecnico che trasmette agli ingegneri. Sono quindi lieto di dare il benvenuto a Lucas nel Team.”

Il programma di Lucas Di Grassi si concentrerà sullo sviluppo degli pneumatici che saranno utilizzati in gara nel corso della stagione 2012.

“Pirelli ha fatto un lavoro fantastico in un lasso di tempo brevissimo e non vedo l’ora di aiutarli a rendere persino migliori i PZero in futuro: non solo per i piloti e i Team, ma anche per gli spettatori”, ha commentato Di Grassi. “È una grande opportunità per me per passare più tempo al volante di una monoposto di Formula Uno – cosa difficile, di questi tempi, visti gli attuali regolamenti sui test – e anche per mettere a frutto le mie conoscenze e contribuire ad apportare una vera differenza nello sport.”

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