Calano le emissioni di CO2 da benzina, crescono quelle da gasolio

A maggio le emissioni di CO2 derivanti dall’uso di benzina per autotrazione sono calate del 3,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre quelle derivanti dall’uso di gasolio (sempre per autotrazione) sono aumentate del 3,7%. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro, su dati del Ministero dello Sviluppo Economico.

In totale (e cioè considerando la somma delle emissioni derivanti dalla benzina e dal gasolio) a maggio 2011 sono state emesse poco più di 9.440.000 tonnellate di CO2 e cioè l’1,7% in più rispetto allo stesso mese del 2010. Se invece consideriamo l’andamento delle emissioni di CO2 nei primi cinque mesi possiamo vedere che quelle derivanti dall’uso di gasolio sono in crescita (+1,6%), mentre quelle derivanti dall’uso di benzina sono in diminuzione (-5,1%). Quello che ne risulta è un lievissimo calo (-0,3%) rispetto al 2010.

Questi dati, commenta in una nota il Centro Ricerche Continental Autocarro, nel loro complesso hanno certamente una valenza positiva per l’ambiente, ma, per quanto riguarda le loro ricadute sull’economia, permettono di cogliere due tendenze in atto. Da un lato la diminuzione delle emissioni derivanti dall’uso di benzina segnala anche un calo nei consumi di benzina, e quindi (visto che nel nostro Paese il parco circolante di mezzi alimentati a benzina è composto essenzialmente da automobili e moto) una contrazione della mobilità privata che testimonia come la ripresa economica sia ancora, nei fatti, piuttosto incerta per le famiglie italiane. Dall’altro lato, invece, l’aumento delle emissioni derivanti dall’uso di gasolio segnala anche una crescita nei consumi di questo carburante; dal momento che il parco circolante di veicoli alimentati a gasolio in Italia è composto da auto ma anche da autobus e autocarri, la crescita dei consumi di gasolio potrebbe segnalare l’inizio di una fase di ripresa, seppur lieve, per il trasporto di merci e persone, che testimonia concreti segnali di ripresa per le aziende italiane.

“Monitoriamo questi dati – dice Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT – non solo per la loro importanza diretta sull’ambiente, ma anche per quanto possono farci capire sull’andamento dell’economia. In quest’ottica sarà particolarmente interessante capire se i prossimi mesi confermeranno questa tendenza positiva."

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