MotoGP Spagna: vince Lorenzo, su bagnato, tra incidenti ed errori

Jorge Lorenzo (Team Yamaha) ha conquistato la prima vittoria della stagione nel Gran Premio di Spagna, secondo appuntamento del Campionato del Mondo di MotoGP disputatosi sul tracciato di Jerez de la Frontera, al termine di una gara caratterizzata da condizioni atmosferiche avverse. Il campione del mondo in carica ha preceduto sul traguardo il connazionale Dani Pedrosa (Honda Repsol) e Nicky Hayden (Ducati Team).

“E’ stata una gara difficile per tutti, con numerosi incidenti, cadute e con diversi cambi di posizione tra i piloti”, ha dichiarato Hiroshi Yamada, Responsabile Bridgestone Motorsport. “Le condizioni sono state difficili per i team, per i piloti e per i nostri pneumatici”. Lorenzo stesso, pur avendo vinto la gara, ha sottolineato la difficoltà delle condizioni incontrate: “Credo che tutti avrebbero voluto condizioni di asciutto in gara ma in questi casi nessuno può farci niente. E’ stata una gara molto impegnativa perché la pista non era completamente bagnata ed è stato difficile mantenere il giusto grip. Numerosi sono state le cadute, come quelle di Marco e di Valentino. Alcune moto avevano pneumatici completamente consumati, altri meno. Io ho cercato di preservarli al meglio anche se sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stato difficile. Vedere gli altri piloti cadere e mantenere la concentrazione non è così semplice in una gara lunga, ma ci siamo riusciti e abbiamo vinto per la seconda volta sul tracciato di Jerez”.

Alla partenza tutti i piloti hanno utilizzato la tipologia di pneumatici da bagnato con mescola soft, ma nel corso della gara le condizioni cambiavano giro dopo giro, perfino curva dopo curva. Il manto stradale del tracciato di Jerez è piuttosto abrasivo e anche se la superficie gradualmente si asciugava, per i piloti, per le moto e per i pneumatici diventava sempre più difficile mantenere l’aderenza. Molti piloti sono stati costretti al ritiro e numerosi sono stati gli incidenti e gli errori. Valentino Rossi (Ducati Team) è scivolato nel superare Casey Stoner (Honda Repsol) per la seconda posizione e il pilota australiano non ha potuto proseguire la corsa. Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) è caduto quando era al comando della corsa, così come Ben Spies (Team Yamaha), dopo aver superato Pedrosa, mentre Colin Edwards è stato costretto al ritiro quando si trovava in terza posizione.

Il warm-up della mattina e la corsa del pomeriggio sono state le prime due sessioni della stagione disputate interamente sul bagnato, e i team e i piloti hanno dovuto decidere il set-up da bagnato basandosi unicamente sui 20 minuti di tempo del warm-up.

Masao Azuma, Chief Engineer, Responsabile Sviluppo Pneumatici Bridgestone Motorsport, ha spiegato la difficile scelta della mescola per questo tracciato: “Le condizioni di oggi sono state le più difficili che ci saremmo mai aspettati per i nostri pneumatici da bagnato perché la pista in certi tratti si stava asciugando ma rimaneva ancora umida e inoltre il tracciato di Jerez presenta un asfalto piuttosto abrasivo. Di conseguenza il grip diminuiva man mano che la pista si asciugava. La scelta dei pneumatici da utilizzare è sempre un compromesso tra aderenza e durata del pneumatico. Noi abbiamo selezionato la nostra tipologia di pneumatico da bagnato con mescola soft perché era quella che maggiormente si adattava alle condizioni del tracciato di Jerez. Condizioni come quelle che abbiamo avuto in gara sono le più difficili perché nessuno può prevedere l’evoluzione della situazione atmosferica nel corso della gara e quindi la sfida rimane particolarmente impegnativa per i piloti e per i pneumatici”.

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