Di nuovo operativi i 7 impianti giapponesi di Yokohama

Yokohama Rubber comunica i progressi nella ripresa della produzione presso gli impianti situati sulla costa affacciata sull’oceano Pacifico dove si è abbattuto il terremoto dello scorso 11 marzo. Nel comunicare l’andamento dei lavori di ripristino, Yokohama esprime il proprio dispiacere per tutte le vittime del terremoto e rinnova la propria vicinanza alla famiglie in difficoltà.

Per quanto concerne la situazione degli stabilimenti Yokohama, alcuni impianti hanno dovuto subire un arresto nella produzione, a causa della mancanza di energia e per effettuare i necessari controlli di sicurezza. Nessuna fabbrica ha subito, fortunatamente, vittime. Subito dopo il terremoto e lo tsunami si è manifestata la necessità di sospendere temporaneamente l’attività presso le fabbriche di Mishima e Hiratsuka, che producono unicamente pneumatici, e di Hamatite, Ibaraki e Nagano, impiegate anche nella produzione dei prodotti appartenenti al cosiddetto Multiple Business (barriere e parabordi marini, nastri trasportatori, materiali antisismici, attrezzature per il golf, etc.). Tutti questi stabilimenti sono situati nella regione di Kanto e più a nord, le aree più colpite dal terremoto e dallo tsunami. Le operazioni sono gradualmente riprese, dopo che i controlli di sicurezza non hanno evidenziato danni a edifici o linee produttive, sin dal 14 marzo. Durante la scorsa settimana gli stabilimenti di Mishima, Hiratsuka, Hamatite e Nagano elencati sopra hanno registrato un efficace ritorno alla piena operatività. Yokohama dichiara che la capacità produttiva, attualmente al di sotto dei regimi di massima attività a causa della razionalizzazione dell’energia elettrica, sarà necessariamente pianificata e commisurata nelle prossime settimane in base alla distribuzione dell’energia che deciderà il governo giapponese. La produzione allo standard attuale rimane al di sotto dei volumi richiesti dal mercato per soddisfare la domanda di pneumatici, anche a causa del limitato accesso alle materie prime.

Fra quelle menzionate, solo la fabbrica di Ibaraki ha subito alcuni piccoli danni agli edifici e agli impianti produttivi. La casa madre ha già provveduto ad effettuare le necessarie riparazioni e sta gradualmente riportando alla piena operatività questo stabilimento, monitorando costantemente le condizioni di sicurezza. Ibaraki produce in particolare tubi ad alta pressione e, anche se la capacità produttiva sta riprendendo, vi sono difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime utili alla lavorazione di questo prodotto. I responsabili della fabbrica stanno lavorando per risolvere questo problema e già dalla settimana corrente prevedono di tornare ad una piena operatività.

Le fabbriche Yokohama più a sud, fra cui Shinshiro (dove si producono i pneumatici High Performance Yokohama appartenenti alla gamma ADVAN), Onomichi e Mie, non hanno registrato nessun danno dovuto al terremoto o allo tsunami e continuano costantemente la propria attività, compatibilmente con l’accesso limitato all’energia elettrica.

La casa madre si dichiara molto fortunata per i limitati danni subiti e conferma la propria solidarietà alle vittime, anche tramite un contributo di 50 milioni di yen, pari a circa 450.000 euro, per aiutare le operazioni di soccorso. Yokohama ha anche realizzato un video per sostenere tutti colori che sono stati colpiti dal terremoto: pubblicato su Youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=6bTqZKDZ-_8, il filmato invita a fare delle donazioni a favore della popolazione offesa.

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