Mercato auto: bene Germania e Francia, male Italia, Spagna e GB

Il mercato europeo dell’auto in febbraio, secondo quanto comunicato dall’ACEA, ha registrato 1.014.519 immatricolazioni, con una crescita dell’1,4% rispetto all’analogo mese del 2010. Nel bimestre, le immatricolazioni ammontano a 2.087.121 unità, con un incremento dello 0,1% sul primo bimestre dello scorso anno. Pochi i mercati che hanno chiuso il mese in negativo: fra questi, però, Italia (-20,5%), Spagna (-27,6%) e Gran Bretagna (-7,7%), cioè 3 dei 5 Paesi che con Francia (+13,2%) e Germania (+15,2%) rappresentano il 70% delle vendite continentali. Gli altri mercati che hanno chiuso in negativo sono Grecia (-49,1%) e Portogallo (-12,7%).

“I segni di ripresa vanno sempre accolti positivamente – ha commentato Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia – anche se i dati oggi diffusi dall’ACEA testimoniano di una situazione non generalizzata e molto condizionata dai confronti con l’anno scorso. Questo si applica in modo particolare al mercato italiano, che nel primo trimestre del 2010 beneficiava ancora della coda delle immatricolazioni incentivate dallo Stato. E’ evidente, però, che l’attuale andamento delle immatricolazioni in Italia stia rallentando – sottolinea Filipponi – il rinnovo di un parco circolante che, come noto, è ancora composto da 12 milioni di vetture con più di 10 anni e, quindi, nettamente più inquinanti e meno sicure delle moderne Euro 5”.

Germania – Paese in ripresa, mercato in espansione (+15,2%)

Con 224.426 vetture immatricolate, in febbraio il mercato tedesco ha chiuso con una crescita del 15,2% rispetto al febbraio 2010. Nel primo bimestre le immatricolazioni ammontano a 435.482 unità, in aumento del 15,8%. La ripresa dell’economia del Paese si riflette, dunque, anche sul mercato dell’auto. I valori di incremento hanno comunque goduto del vantaggio di un confronto con i mesi deboli dello scorso anno, conseguenza della fine degli incentivi nell’autunno del 2009. In questo quadro, si registra il forte recupero delle motorizzazioni diesel, che grazie anche alle vendite alle flotte sono salite al 46% dell’intero immatricolato di febbraio. Secondo Global Insight, il mercato tedesco dell’auto dovrebbe chiudere il 2011 con 3.100.000 immatricolazioni, pari ad una crescita del 6,3%.

Francia – +13,2% grazie alla spinta finale degli incentivi

In febbraio il mercato francese dell’auto nuova ha ancora beneficiato della spinta alle vendite dovuta alla conclusione, a fine 2010, del programma di incentivazione all’acquisto e del contestuale sostegno offerto dalle Case. Con 204.400 targhe consegnate, il confronto con il febbraio dello scorso anno si è chiuso con una crescita del 13,2%. Il bimestre iniziale consuntiva così 389.921 immatricolazioni e una crescita del 10,8%. Grazie agli incentivi, è proseguita la crescita delle vendite di vetture con bassi livelli di emissione di CO2: oltre il 31% dell’immatricolato dei primi 2 mesi è costituito, infatti, da auto con valori di CO2 inferiori ai 100 g/km. Da rilevare che nelle quote di mercato delle singole tipologie di carrozzeria, nel bimestre hanno registrato incrementi di 4 punti i fuoristrada, raggiungendo l’11% della domanda. Secondo Global Insight, le immatricolazioni rallenteranno nei prossimi mesi e la previsione per l’anno è di una flessione del 10% a poco più di 2 milioni di targhe.

Gran Bretagna – Dopo otto mesi il calo rallenta (-7,7%)

Il mercato britannico, in febbraio, ha registrato il suo ottavo mese di contrazione, ma con valori percentuali negativi (-7,7%) inferiori a quanto atteso dagli operatori. Le immatricolazioni nel mese sono state 63.424 – storicamente basse per questo mese a causa del cambio targa di marzo – e nel primo bimestre 192.235, con una flessione del 10,2%. Nel dettaglio per utilizzatore, prosegue la contrazione delle vendite a privati (-26,7%), calano anche le vendite a società (-4,1%), mentre sono in aumento gli acquisti da parte delle società di noleggio (+8,6%). Il diesel, intanto, prosegue nella sua crescita, superando il 50% del mercato. L’aumento dell’IVA dal 17,5 al 20% e le rigide misure di contenimento di bilancio secondo la SMMT incideranno sul quadro commerciale dell’auto per tutto il primo semestre 2011, con una moderata ripresa nella parte finale dell’anno.

Spagna – Ottavo mese chiuso in negativo (-27,6%)

La crisi che attanaglia la Spagna si riflette pesantemente sul mercato dell’auto. Per l’ottavo mese consecutivo le immatricolazioni hanno registrato un vistoso calo, dovuto anche ad un confronto con mesi caratterizzati dal notevole sostegno derivante dal programma di incentivazione alla rottamazione. Con 66.120 unità targate, la flessione è stata del 27,6%, riportando il mercato locale ai valori espressi nel 1994. Di conseguenza, anche il primo bimestre ha fatto registrare una contrazione del 25,8%, frutto di 119.754 registrazioni. Il vistoso calo della domanda nasce da una perdita del 46% di acquisti da parte dei privati, solo in parte sostenuto dalla crescita della domanda delle società (+3,3%) e del noleggio (+1,5%). A rendere più difficile la situazione, come sostengono le Associazioni di categoria, ci sono le misure del Governo con restrizioni alla circolazione, limitazioni alla velocità e responsabilità attribuite all’automobile in termini di ambiente ed ecologia. Si chiedono interventi strutturali per il sostegno al ricambio del parco, che come età media è il più vecchio d’Europa, dopo la Grecia.

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