Gennaio 2011: calo delle immatricolazioni per le due ruote (-30,9%)

I dati di gennaio sono depressi soprattutto se confrontati con il gennaio 2010 ancora fortemente influenzato dalle immatricolazioni relative ai veicoli incentivati a fine 2009. I veicoli superiori a 50cc venduti sono stati 13.375, registrando un – 34,4% rispetto all’anno precedente. La campagna incentivi del 2009, che prevedeva come ultima data per siglare i contratti il 31 dicembre 2009, consentiva tuttavia le immatricolazioni fino al 31 marzo 2010. Il mese di gennaio 2010 ha registrato una significativa crescita a 2 cifre proprio perché si sono concentrate le consegne dei veicoli venduti a fine anno. Quest’anno si scontano i mancati volumi in assenza di incentivi. In particolare gli scooter subiscono la maggior emorragia di volumi con 7.990 veicoli pari al -43%, mentre le moto calano in misura meno sensibile, 5.385 pezzi, – 15,7%. Il mese di gennaio pesa circa il 4% del totale annuo.

“Il primo mese del 2011 non modifica il trend deludente dell’anno appena concluso e non si registrano ancora segnali di ripresa” – dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – “per il momento i potenziali clienti stanno alla finestra e rimandano gli acquisti di veicoli nuovi, in attesa di vedere come evolve il momento economico. Il buon andamento dell’usato testimonia come il problema sia soprattutto la scarsa disponibilità di reddito da dedicare all’acquisto dei mezzi di trasporto. Speriamo di consolidare gli indicatori economici positivi” – prosegue Capelli – “che pure esistono e che dovrebbero farci finalmente uscire dal tunnel della crisi.
I produttori dimostrano di avere fiducia e presentano nuovi veicoli per diversificare ed arricchire l’offerta, puntando a stimolare la voglia di due ruote. Sullo sfondo rimane la necessità di svecchiare il parco circolante, soprattutto alla luce delle recenti misure di blocco del traffico a causa del superamento dei limiti di polveri sottili. Non c’è dubbio che le nuove generazioni di veicoli abbattono fortemente il livello di emissioni, quindi promuovere la sostituzione dei mezzi più obsoleti serve a migliorare la qualità dell’aria. Auspichiamo” – conclude il Presidente – “che sia il Governo che le principali Amministrazioni regionali siano sensibili al tema e possano favorire azioni mirate in tal senso.”

Il mercato degli scooter per fascia di cilindrata evidenzia come meno negativi i veicoli tra 300-500cc che con 3.178 unità e un -28,1% sono il segmento più numeroso. A scapito soprattutto delle cilindrate più contenute come i 125cc, con 2.148 immatricolazioni pari a -49,8%, i 150-200cc con 1.752 pezzi registrano un -53,9% e i 250cc con 821 veicoli pari a-41,2%.

Si consolidano le moto superiori ai 1000cc: 1.591 unità vendute (+2,5%) e con volumi inferiori anche le moto tra 300 e 500cc con 645 pezzi spuntano un +11,4% rispetto allo scorso anno. In difficoltà le 600cc con 384 moto (-45,7%), le 650-750cc con 790 (-34,4%) e le 800-1000cc 1.242 vendite (-9.6%). Infine le 125cc con 448 veicoli (-25,3%).

La suddivisione per segmenti vede al primo posto per volumi le enduro stradali con 1.790 moto (-3%), seguite dalle naked con 1.383 vendite (-29,1%) e dalle sportive con 611 unità (-40,7%); sostanzialmente stabili le custom con 522 pezzi (+0,9%); in contrazione le supermotard con 407 (-28,8%); molto positive le moto da turismo con 442 immatricolazioni (+45,4%).

Il comparto dei “cinquantini” totalizza 3.561 vendite pari al -13,7%.

Sommando le quantità delle 2 ruote a motore (immatricolazioni + 50cc) otteniamo 16.936 veicoli, pari al -30,9% rispetto all’anno precedente.

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