Analisi del mercato italiano dell’automobile a fine 2010

Le motorizzazioni diesel tornano a recitare un ruolo di primo piano (49,7% in dicembre, 45,9% nell’anno), le auto piccole pagano la fine degli incentivi che ne avevano esaltato le doti ecologiche (-32,2% in dicembre, – 20% nei dodici mesi), le auto medie e superiori recuperano spazio grazie alla crescita della domanda da parte delle società (+16,5% nei dodici mesi) e del noleggio (+9,3%). Queste le indicazioni più immediate emerse dalla lettura delle immatricolazioni nel mese di dicembre (130.319, -21,71%), che hanno consentito agli analisti dell’Unrae, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia, di stilare il quadro della struttura del mercato dell’intero anno 2010. “Un anno – ricorda Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’Associazione – che ha avuto due periodi ben distinti, con il primo trimestre che di fatto è stata la coda del 2009, avendo riportato consegne di veicoli acquistati con gli incentivi. Due periodi, quindi, che hanno espresso valori su base annua assai diversi fra loro e che, considerando quanto avvenuto da aprile in poi, rafforzano la nostra previsione per il 2011 di 1.850.000 immatricolazioni, in contrazione rispetto alle 1.960.282 consuntivate a fine 2010 e nettamente meno dei 2.159.464 unità con le quali si chiuse il 2009”.

Considerando quindi che i due periodi sono stati caratterizzati da quadri immatricolativi decisamente diversi, il Centro Studi Unrae ha analizzato i singoli comparti della struttura del mercato, partendo dalla constatazione che le immatricolazioni del 1° trimestre dell’anno hanno rappresentato quasi il 35% dell’intero 2010, mentre lo stesso periodo del 2009 valeva poco più del 25%.

Alimentazioni: Crescita della quota di motorizzazioni diesel: dal 41,8% al 45,9% su base annua, con una rappresentatività nel solo mese di dicembre del 49,7%. Tale alimentazione ha sostituito l’ampia richiesta incentivata di vetture bifuel benzina-GPL e benzina-metano, che hanno chiuso l’anno con una quota di mercato ridimensionata al 17,6%. Le alimentazioni a benzina, invece, hanno mantenuto una quota stabile al 36% nel confronto fra i due anni.

Utilizzatore: Forte flessione degli acquisti da parte dei privati (dal 77,3% al 71,8% di quota su base annua), conseguenza della fine degli incentivi e del recupero delle società e del noleggio (dal 22,7% al 28,3% su base annua). All’interno di questi due importanti settori di mercato, però, vanno evidenziati alcuni fenomeni:

· il recupero del noleggio a breve termine (oltre il 30%) che – grazie alle migliorate aspettative di ripresa dei flussi turistici e del traffico aereo – ha, in tempi relativamente brevi, riallineato la propria flotta a livelli vicini a quelli pre-crisi;

· l’allungamento dei contratti di noleggio a lungo termine già in essere, che hanno determinato una flessione degli acquisti del settore pari a circa l’8%;

· la perdurante difficoltà delle aziende a sostituire un parco abbastanza obsoleto, che hanno avuto come conseguenza una riduzione degli acquisti diretti del 5%. Nel complesso le immatricolazioni di auto nuove per gli scopi aziendali (noleggio a lungo termine + acquisti delle aziende) hanno fatto segnare nel 2010 una diminuzione del 6%, da sommarsi a quella del 24% fatta registrare nel 2009;

· la sostenuta ripresa delle auto immatricolazioni che, di fatto, dopo il 31 marzo 2010 hanno in parte sostituito il sostegno alla domanda, precedentemente assicurato dagli incentivi alla rottamazione.

Segmenti: L’attesa contrazione delle vendite di vetture piccole (-20% nell’anno per il segmento A, con una perdita di rappresentatività di quasi 3 punti percentuali) si contrappone al lieve recupero di quota delle vetture dei segmenti delle medie e superiori (1,4 punti percentuali in più per il segmento C e uno 0,5 in più per il D), recupero strettamente legato alla già citata ripresa delle vendite a società.

Carrozzerie: La tipologia che ha espresso la crescita più significativa è quella dei crossover (+59,7% nell’anno, con una quota quasi doppia rispetto a quella del 2009). Dal canto loro, i fuoristrada hanno confermato le posizioni acquisite, ottenendo un saldo neutro rispetto alla flessione del mercato totale ed assieme ai crossover, con l’11,7% di quota sono la nicchia di mercato più rappresentativa del 2010. Le monovolume piccole, anche in questo caso come conseguenza della fine degli incentivi, hanno segnato il passo (-22,4%). Hanno espresso buoni consuntivi nell’intero 2010, invece, le multispazio (+18,7%) e le monovolume compatte (+2,6%). Le berline, dal canto loro, hanno lasciato sul campo quasi 2 punti e mezzo di rappresentatività.

Aree geografiche: Sostanzialmente stabile la situazione al Nord, mentre il recupero del mercato dell’Italia centrale (dal 27,6% al 28,9% di quota) trova la sua spiegazione nella ripresa delle immatricolazioni delle società di noleggio, che storicamente registrano i loro acquisti nel comune di Roma. La flessione del Sud e delle Isole è diretta conseguenza della fine degli incentivi.

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