I consigli di Assogomma alle Forze dell’Ordine

Sono giorni di emergenza sulle strade e autostrade italiane e non sono mancate discussioni e proposte per migliorare la situazione ed evitare che i problemi si ripresentino nei prossimi giorni. E’ positivo, afferma Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, che nascano nuove idee, ma importante è “che siano logiche e attuabili, altrimenti il rischio è quello di aggiungere confusione ad una situazione già critica di suo, aggravando ulteriormente il possibile disagio”.

Una delle difficoltà principali per le forze dell’ordine è quella di individuare a colpo d’occhio se le auto montano o meno pneumatici invernali. Dover fermare gli automobilisti per verificare la presenza delle apposite marcature sembra infatti una procedura troppo lunga e inefficace e sono nate proposte fantasiose: aggiungere alla marcatura M+S, sul fianco del pneumatico, una fascia colorata o fosforescente, un po’ come avviene in Formula Uno, oppure inserire un microchip all’interno della gomma. Sicuramente con questi espedienti le forze dell’ordine potrebbero velocizzare i controlli e individuare i trasgressori a colpo d’occhio o di laser, ma, continua Bertolotti  “sono proposte che non possono in alcun modo trovare un accoglimento pratico in quanto innanzitutto i pneumatici sono soggetti al rispetto di numerose norme tecniche, direttive e regolamenti comunitari, nonché provvedimenti legislativi specifici che vincolano la produzione mondiale ed europea. Pertanto è impensabile che in un Paese come l’Italia vengano introdotte delle specifiche costruttive diverse da quelle previste a livello internazionale. Non si può nemmeno pensare di introdurre un chip in una gomma come se ciò fosse una operazione banale o di immediata risoluzione.”

L’unica via percorribile è verificare la presenza della marcatura M+S sul fianco, che è quanto prevede la norma di riferimento e che ha valenza giuridico/tecnica, “non si può fare diversamente”, afferma l’associazione di categoria. Ma Bertolotti aggiunge che un trucco c’è per le autorità di controllo, che è sì empirico, ma può essere un buon metodo per velocizzare i controlli: poiché i pneumatici invernali hanno tasselli lamellati e profonde scolpiture che trattengono la neve “è possibile, per effettuare un primo screening di controllo, distinguere una vettura che marcia su neve con pneumatici estivi perché questi saranno quasi completamente neri mentre, se equipaggiata con pneumatici invernali, appariranno bianchi.”

Insomma, il direttore di Assogomma consiglia prudenza, prima di cambiare le caratteristiche costruttive di un prodotto fondamentale come il pneumatico per la sicurezza stradale. Ogni modifica deve sempre essere valutata con grandissima attenzione non solo da parte dell’industria produttrice, ma anche in stretta collaborazione con le case costruttrici dei veicoli.

Quello che invece le autorità e le istituzioni competenti già stanno facendo molto, ma potrebbero secondo Assogomma intensificare è sensibilizzare la coscienza civica degli automobilisti italiani sottolineando il fatto che le insidie invernali, non solo la neve, esistono in ogni zona del nostro Paese e che per migliorare la sicurezza stradale in tutto il periodo freddo una soluzione ottimale c’è: montare pneumatici invernali.

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