Boom di presenze a Eima International

La rassegna bolognese di macchine e tecnologie per l’agricoltura (10-14 novembre) ha chiuso con un record di affluenza ai massimi storici. Nei primi quattro giorni, infatti, le presenze hanno raggiunto le 140mila unità, eguagliando così con un giorno di anticipo il totale record di visitatori raggiunto nell’edizione 2008. Con l’ultima giornata di ieri, i cui dati non sono ancora disponibili, ma nella quale i visitatori hanno fin dal primo mattino affollato i padiglioni, ha sicuramente raggiunto il massimo risultato storico della rassegna, promossa dall’associazione italiana dei costruttori Unacoma e organizzata da Unacoma Service.

Particolarmente positivi i dati relativi alle presenze straniere, che hanno raggiunto una quota pari al 18% del totale e molto consistente la presenza di industrie straniere (circa 500 sulle 1.600 complessive) e la partecipazione di delegazioni estere (47 in totale), organizzate in collaborazione con l’Ice, provenienti da ogni continente. Africa, Asia ed Europa  (9 delegazioni ciascuno) i continenti più rappresentati, seguiti da Sud America, Oceania e Nord America. L’interesse degli addetti ai lavori è stato catturato, in particolare, dalla grande diversificazione produttiva delle aziende italiane, che si distinguono per polivalenza e flessibilità e per la capacità di progettare soluzioni ad alto contenuto tecnologico.

Innovazioni che da qui ai prossimi anni permetteranno di ottimizzare la resa dei terreni; razionalizzare lo sfruttamento delle risorse, proteggere e valorizzare gli ecosistemi locali. Ed è proprio su questo fronte che la meccanizzazione è chiamata a svolgere un ruolo centrale, specie nei  Paesi emergenti (India, Brasile e Russia, ad esempio) i quali, partiti con un notevole ritardo tecnologico, stanno conoscendo un vero e proprio boom di meccanizzazione agricola. 

I produttori italiani di macchine agricole – questo il messaggio forte lanciato da Eima International 2010 ai molti delegati stranieri – sono ai primi posti al mondo per capacità produttiva e hanno conquistato questa posizione di prestigio grazie alla capacità di progettare soluzioni operative adatte ai differenti sistemi agricoli del mondo.

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