Auto più sicure per guidatori più distratti?

Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, è intervenuto a Firenze nell’ambito della manifestazione "Viva l’Auto" organizzata annualmente dall’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive, per sottolineare l’importanza delle modifiche introdotte dal nuovo Codice della strada. Alla tavola rotonda sul tema "Auto più sicure per guidatori più distratti?”, moderata dal vicedirettore del TG2 Rocco Tolfa, hanno partecipato numerose personalità quali l’onorevole Bartolomeo Giachino, Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione ANIA, Enrico Gelpi, presidente dell’Automobile Club d’Italia, Riccardo Rigacci, responsabile della Gestione Operativa Rete di Autostrade per l’Italia e Marco Giustini, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il direttore di Assogomma ha lodato il Sottosegretario Bartolomeo Giachino per il nuovo Codice della Strada approvato dal Parlamento, perché "si sono fatti passi da gigante nell’informazione sui veri problemi" e poiché "finalmente si è posta attenzione ai dispositivi sui veicoli, tanto più che ciò è sancito dall’articolo 1 della normativa entrata in vigore. Un esempio? Anni addietro un’indagine dei Vigili Urbani di Milano accertò che il 20 per cento dei mezzi a due ruote circolava in città con coperture non omologate. Sino alla Legge 120", ha insistito Bertolotti, "vendere e produrre elementi non a norma o privi di omologazione era consentito, perché si puniva soltanto il cliente-utente. Ora non più: si può arrivare al sequestro del materiale o alla chiusura dell’attività. Anche l’importo delle sanzioni amministrative è ora in rapporto di uno a cinque – che so: 150 e 750 euro – per tutte le mancanze inerenti dispositivi di sicurezza, come impianto frenante, gomme e cinture. Sul rovescio di questo, c’è anche il fatto che è ovviamente inutile comprare pneumatici ultraperformanti e poi non gonfiarli correttamente. Non è tutto: nel 2012 diventerà anche obbligatoria la spia della pressione delle gomme. Un fatto interessante è che il legislatore ha radicalmente cambiato l’approccio alle stagioni più fredde: prima esisteva un’equivalenza tra catene e pneumatici da neve, con tanto di cartello d’obbligo recante un fiocco stilizzato; oggi si parla di pneumatici invernali o di catene a bordo e gli enti gestori o proprietari delle strade possono stabilirne l’obbligatorietà con un’ordinanza, anche per periodi specifici, senza più essere condizionati dalla presenza di neve o ghiaccio a terra. Cito un episodio preciso: due o tre anni fa il ministro dei Trasporti tedesco – in Germania non ci sono montagne e la temperatura media è appena di un grado più bassa rispetto all’Italia – stabilì l’uso imperativo dei pneumatici invernali con norma di legge".

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