Accusa di cartello in Sudafrica ai produttori di pneumatici

La Competition Commission sudafricana, un ente governativo incaricato di controllare il mercato, ha denunciato al tribunale della concorrenza, con l’accusa di collusione, cartello di prezzi, scambio di informazioni e ripartizione del mercato, la South African Tyre Manufacturers Conference (SATMC) e i quattro produttori Apollo Tyres South Africa, Goodyear South Africa, Continental Tyre South Africa e Bridgestone South Africa.

L’indagine della Commissione è stata avviata a seguito di una denuncia, secondo la quale i produttori avrebbero modificato i prezzi contemporaneamente e con gli stessi parametri. Sulla base della denuncia, il 4 aprile 2008 la Commissione ha condotto indagini e sequestri presso le sedi di Bridgestone, Apollo e SATMC. Nel corso delle investigazioni e degli interrogatori, uno dei membri del cartello, Bridgestone, ha richiesto e ottenuto l’immunità condizionale da procedimenti giudiziari come previsto dalla Commission’s Corporate Policy (CLP).

Nel richiedere questo trattamento favorevole, Bridgestone ha ammesso di avere avuto tra il 1999 e il 2007 conversazioni telefoniche e incontri con i suoi concorrenti per stabilire essenzialmente che avrebbero dovuto collaborare per garantire la stabilità del mercato. Secondo quanto afferma il comunicato stampa della Commissione sudafricana, a questi incontri hanno partecipato i responsabili vendite e marketing dei fabbricanti di pneumatici, coordinando tempistiche e percentuali dell’aumento dei prezzi, scontistiche da concedere ai gommisti e messaggi da trasmettere al mercato per motivare gli aumenti.

Il cartello riguardava la produzione e fornitura in Sudafrica di pneumatici auto, trasporto leggero e commerciale, autocarro e autobus, off road, agricoli e movimento terra. I clienti affetti da questo cartello sono stati i rivenditori di pneumatici, i produttori di veicoli e il governo stesso, che acquista i pneumatici per i veicoli e le flotte di proprietà dello stato, tramite apposite gare gestite dallo State Tender Board.

L’indagine sostiene che la SATMC è stata utilizzata come base per quelle che sono state definite “coffee table discussions”, durante le quali si stabilivano i prezzi e il coordinamento generale del mercato tra i produttori di pneumatici. L’inchiesta ha anche accertato che gli importatori Yokohama Southern Africa e Michelin Tyre Company South Africa non sono stati coinvolti.

In conclusione la Commissione ha chiesto al tribunale di applicare una sanzione amministrativa pari al 10% del fatturato totale alle società accusate di collusione: SATMC, Apollo, Goodyear e Continental. Bridgestone, pur coinvolta, non incorrerà nella sanzione grazie all’immunità concessa per la collaborazione alle indagini.

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